giovedì 13 dicembre 2007

Grazie dei fiori, grazie...


Il giorno più corto dell'anno il 13 Dicembre o almeno cosi è sempre detto di Santa Lucia,il giorno più lungo di questa settimana di dolore e sgomento trascorsa dalla notte della strage dello stabilimento Thyssenkrupp di Corso Regina.
Torino si è fermata oggi per rendere omaggio e stringersi attorno ai lavoratori deceduti,alle loro famiglie così come ai compagni di lavoro di sempre,compagni e molto più che colleghi.
Compagni di fabbrica,solidali come sempre,forgiati da un ambiente di lavoro duro e uniti nonostante tutto,la crisi,la chiusura dello stabilimento,un futuro quantomai precario.
Il tiepido sole di questa giornata scalda le tante persone presenti davanti al Duomo,giovani e anziani operai e non.
Torino si è fermata investita come i corpi dall'onda di fuoco e di morte.Una città viva e non distratta come qualche distratto editorialista si è affrettato a scrivere.
Dolore e rabbia si è detto in questi giorni i sentimenti che hanno tramortito la città nel periodo dell'anno in cui è più facile pensare al cenone e ai regali che ai 100.000 nuovi poveri che vivono a Torino o alle 989 famiglie che il lavoro ha martoriato in questo 2007.
Troppo intenta a dismettere i panni della capitale industriale per una non ben precisata “identità olimpica”, Torino non si è accorta di quanto fosse ancora forte il legame con il mondo operaio,presente per oltre un secolo nel suo DNA,ancora vivo e distinto in questi giorni di lutto prenatalizio.
Oggi Torino non solo piange i morti della Thyssen Krupp ma si accorge di quanto il processo di deindustrializzazione e di declassamento morale del lavoro operaio fosse forzato e imposto da un’ immagine di città che “non sta mai ferma”.
Si muore in fabbrica,nei cantieri edili,in Fiat oggi come 30 anni fa, si muore nella lotta quotidiana per la sopravvivenza che ti spinge a lavorare oltre 12 ore senza interruzioni per garantire un futuro migliore ai figli che vedi per pochi minuti al giorno.
Si muore nell’indifferenza di buona parte del management pronto a monetizzare la vita e la salute in nome degli incrementi di produttività e fatturato;i bilanci Thyssen Krupp degli ultimi anni parlano chiaro. L'utile netto della Thyssen Krupp è salito del 71%, arrivando a 759 milioni di euro. Il fatturato, di 13,4 miliardi di euro, ha registrato una crescita dell'11%, grazie all'aumento del volume degli ordini del 25% a 15,6 miliardi di euro. Quanto sarebbe costato garantire ai lavoratori il diritto ad un luogo di lavoro sicuro?
Una menzione speciale va al senso di opportunità e di decenza di chi questa mattina ha sentito il bisogno di ostentare con 4 roboanti corone di fiori, la vicinanza postuma agli operai e alle loro famiglie che non credo sappiano che farsene.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Interessante post che io approvo apecialmente nell'ultima frase, riguardante le corone di fiori...ipocrisia. Ciao a presto farfallaleggera.