giovedì 22 febbraio 2007

MERCOLEDI DELLE CENERI


Tale dovrebbe definirsi una delle giornate peggiori dei miei primi 9 anni di militanza....
I minuti precedenti la votazione del Senato scorrono inesorabili e nel mezzo di un panino andato di traverso mi arriva la notizia."Siamo andati sotto,il governo è caduto".La reazione a caldo è di sgomento,rabbia,frustrazione,incredulità.Migliaia di ore passate a discutere del programma dell'Unione, di serate passate in sezione o nei mercati a spiegare alla gente,alla nostra gente....mi passano davanti come un film.
Immagini,parole,sguardi e risate dei compagni di questi anni, passati a ritrovare la forza per alzare la testa e senza vergognarci mai del nostro essere di Rifondazione e Comunisti.
Il senso di liberazione dell'11 Aprile 2006 da un incubo durato 5 anni e i canti di gioia si sostituiscono con gli echi delle grida dei berluscones festanti in aula al Senato.
E in un attimo rivedo le nostre truppe che partono in Iraq,gli immigrati rinchiusi nei nuovi Cpt,la TAV, la precarietà, le pensioni, le meno tasse per tutti....e un Paese di cui vergognarsi.
e il rialzo di Mediaset in Borsa come una beffa...ed un monito...
Oggi è il tempo di lasciar sedimentare tutte queste sensazioni nell'attesa dei nuovi eventi consolandosi con L'ARTICOLO DI ALESSANDRO ROBECCHI CHE RIPORTO PER INTERO DALLA PRIMA PAGINA DEL MANIFESTO.

Il totofantagoverno
"È sempre un errore lasciarsi trasportare dall’emozione nelle faccende politiche, ma
conosco gente, anche bravi compagni, che pur di non vedere di nuovo Gasparri al
governo andrebbe a invadere l’Afghanistan a mani nude. È sempre un
errore lasciarsi trasportare dall’emozione nelle faccende politiche, quindi la
prossima volta cheMr. Genius dice «se andiamo sotto, tutti a casa», siete
autorizzati a staccargli la spina. Fatte queste doverose premesse, gli scenari che si
aprono sono nuovi e interessanti. Governo di larghe intese. Come ha già
detto il compagno Follini serve un nuovo centrosinistra. La presenza di Follini
garantirebbe una rappresentanza delle grandi masse lavoratrici. Il ministero della
famiglia sarà diviso in due, ci saranno due ministeri della famiglia e andranno tutti e
due a Casini (due famiglie, due ministeri). Governo di larghe imprese. Ipotesi
caldeggiata da Confindustria,ma inapplicabile finche ci saranno ancora
larghe imprese in mano statale. Dopo la privatizzazione di Alitalia il nuovo
governo potrà decollare, nel caso, licenziando qualchemilione di italiani.
Governo per la legge elettorale. Siccome la legge elettorale è stata scritta da
Calderoli sotto acido, nemmeno i licheni del pianeta Altair IV andrebbero a votare
in quelmodo. Si vara dunque un governo di larghe intese che litiga sei mesi. Il
risultato sarà una legge elettorale disegnata per far vincere un governo di
larghe intese (vedi punto 1). Governo dei saggi. Si cercano freneticamente dei saggi
o perlomeno dei normodotati, ma la classe politica della sinistra si trova
improvvisamente a corto di nomi. Governo a sorteggio. Una grande lotteria
abbinata al festival di Sanremo deciderà il prossimo capo del governo. Febbrili
trattative per gli abbinamenti ma anche grossi rischi. Con Rossi e Turigliatto
abbinati ad Al Bano si rischierebbe una crisi del Festival. Interim vescovile. Grazie
all’astensione di Giulio Andreotti carrozzato Pininfarina, la Cei ha offerto al
governo italiano una soluzione veloce e indolore: un governomonocolore formato
solo da vescovi. I porporati-ministri saranno tutti sposati ed eterossessuali, per
cui la pratica sui diritti delle coppie di fatto verrà automaticamente archiviata.


domenica 18 febbraio 2007

COME VOLEVASI DIMOSTRARE


Lo avevamo già visto a Firenze(Social Forum Europeo Novembre 2002) e a Torino(Manifestazione No Tav Dicembre 2005-100mila persone in corteo) e anche allora c'eravamo, contro chi voleva lasciarci a casa a seguire il tutto in diretta tv...
Una manifestazione bella colorata pacifica quella che ha regalato ieri a Vicenza un anticipo di Primavera in grado di far dimenticare in pochi minuti il clima cupo e tetro della vigilia.
Dal mattino centinaia di pullman provenienti da tutta Italia invadono pacificamente una piccola città e capisci da subito che inizia soprattutto una grande giornata di democrazia e festa.
Le famiglie in testa con i parroci vicentini(noti comunisti) e una comunità intera a chiedere rispetto e partecipazione per le decisioni che riguardano nientepopodimeno che il proprio territorio,il proprio futuro e quello dei propri figli...che splendidi idealisti penseranno in molti...
Vicenza-ValSusa così lontane così vicine...l'arrivo dei manifestanti piemontesi viene omaggiato da un'ovazione che dura 10 minuti e che ci parla dei bisogni inespressi della politica nostrana e della speranza di poter vincere anche qui...
La ValSusa ha ridato speranza alle cento "Vicenza" di cui l'Italia è costellata da Nord a Sud ed è un modello tutt'altro che teorico.(25 Pullman arrivati a Vicenza solo dalla ValSusa,l'equivalente della pur grande rappresentanza torinese).
E' un modello che ESPORTA DEMOCRAZIA in tutta ITALIA ed è quel modello che i vicentini vogliono importare pacificamente,non certo la democrazia fondata sulla Guerra del Governo Americano...e sulle "basi di morte".
Una giornata straordinaria per tutti,tranne per i commercianti di Vicenza che si sono mangiati le mani nell'assistere (a serrande abbassate)ad una sfilata tanto pacifica(di possibili clienti) ed arrabbiati con chi gli aveva fatto credere alla possibile discesa degli UNNI guidati da Attila in persona...come li capiamo...
Ed ora un po' di ringraziamenti
1-a Silvia Baraldini in corteo ieri insieme all'Arci,che emozione vederla di persona sotto lo striscione dei pacifisti americani dopo averla cantata per anni
2-alle Bande di strada di mezza Italia per aver reso indimenticabile con la loro musica questa manifestazione
3-al proprietario dell'unica pizzeria aperta ieri che ha ospitato per ore e ore un altro corteo....quello dei manifestanti "bisognosi"(di un wc)
4-ai 199.998 manifestanti che sobriamente hanno manifestato ieri ma anche a quei 2 che a tarda sera (con molto sangue nell'alcol) hanno creato un po' di scompiglio nel traffico vicentino bloccando la circolazione abbracciandosi nel mezzo di una rotonda
5-ad Emilio Fede,Belpietro,Bondi,Calderoli,Schifani,Borghezio(e tanti altri)per aver alleviato ieri come sempre i momenti di tristezza.Grazie di esistere.

mercoledì 7 febbraio 2007

DELLE ALPI 2-LA VENDETTA

















A proposito degli Europei e del Nuovo delle Alpi

Dopo i tragici fatti degli ultimi giorni, una discussione come quella che vede impegnato il Comune di Torino, pare viziata dall’opportunità che una nazione come l’Italia possa ospitare un campionato europeo.
Sarebbe un atto di buonsenso e di umiltà rinunciare alla candidatura in attesa che il nostro calcio torni ad essere pulito e presentabile in Europa e nel Mondo.
Lo Stadio delle Alpi, se adeguato alle norme di sicurezza del Decreto Pisanu, potrebbe ospitare senza problemi gli Europei del 2012.
L’interesse preminente riguarda la parte commerciale e il Comune con l’atto che si appresta a votare agevola la Juventus in questo percorso.
Escludere oneri economici per la Città ci soddisfa solo in minima parte perché gli eventuali finanziamenti agevolati a tasso zero del Credito Sportivo proverrebbero comunque da risorse pubbliche dello Stato.
E’ opportuno aiutare la Juventus in questo modo o il calcio deve cominciare ad auto finanziarsi?La stessa Juventus che avrebbe dovuto in questi anni occuparsi della manutenzione ma che non ci risulta sia intervenuta in alcun modo.
La posizione del Governo espressa per voce della Ministra Meandri ci sembra chiara il "Non prevediamo trasferimenti di risorse pubbliche, investimenti per la realizzazione o la trasformazione di stadi necessari per gli Europei. Il governo non può erogare risorse a questo scopo".
Chi lo farà?Il credito sportivo non è un pozzo senza fondo e le richieste da parte di altre Città(i cui stadi in alcuni casi versano in condizioni pessime rispetto al Delle Alpi) sono note.
Si chiederà un intervento in corso d’opera agli enti locali?
Dobbiamo ripetere gli sprechi di Italia 90 per non dire delle Olimpiadi o abbiamo imparato qualcosa?
Mi dispiace,non con il nostro voto.

sabato 3 febbraio 2007

ULTIMO STADIO


Riprende a Torino, dopo che tutti ne avevano sentito la mancanza,il dibattito sul nuovo stadio da 120 milioni di euro da realizzarsi sulle macerie del "Vecchio Delle Alpi" regalatoci per i Mondiali di Italia 90.
Il tutto, ci viene detto, per poter ospitare tre partite degli Europei del 2012 nell'eventualità che questi vengano assegnati all'Italia e per consentire alla Sig.ra Juventus di potersi costruire uno stadio tutto suo godendo naturalmente non dei tassi bancari ma del tasso 0% del Credito Sportivo.
Un paio di considerazioni a riguardo:
-Torino ha inaugurato un anno fa per le Olimpiadi uno Stadio da 30.000 posti costato non poco, anche agli enti locali e soprattutto alla collettività
-l'intervento di ricostruzione del Delle Alpi (circa 69.000 posti attuali) è indispensabile per poter ospitare gare dell'Europeo (40.000 posti) e consentirebbe alla Juventus di ripartire con un progetto commerciale ambizioso (circa 40 milioni di Euro) dopo che le note traversie degli ultimi mesi avevano affossato molti dei sogni di gloria bianconeri.
Tutto questo mentre i campionati si fermano per l'ennesima giornata di guerra andata in scena a Catania che forse comprometterà la nostra candidatura ad Euro 2012 ma che sicuramente ha compromesso la vita di un uomo e mostrato l'imbarbarimento continuo del nostro popolo calcistico e non.
Tranquilli durerà più o meno l'effetto di un'influenza...noi Italiani siamo bravi in questo...ricordate la calda estate del pallone e la sbornia dei Mondiali?Ci resta solo il po po po po po po po....
L'effetto di un'influenza per un popolo vaccinato all'indignazione transitoria, alla retorica da tv che svanisce fino al prossimo litigio Berlusconi-Lario o alla prossima strage familiare.
Pare che Bruno Vespa abbia già pronto il plastico dello stadio di Catania per ricostruire l'accaduto ed indignarsi anche lui insieme a noi con il contributo di quelle splendide trasmissioni ammazzacervelli che aiutano il rincoglionimento e l'imbarbarimento di un popolo (s)memorabile.