venerdì 31 ottobre 2008

Fieri di un concittadino così


E' di oggi la notizia della votazione prevista per Lunedì prossimo dell'atto di Conferimento della Cittadinanza onoraria a Roberto Saviano da parte del Comune di Torino.

SAVIANO: AD AUTORE GOMORRA CITTADINANZA ONORARIA TORINO
CRO S0B S41 S42 QBKT SAVIANO: AD AUTORE GOMORRA CITTADINANZA ONORARIA TORINO (ANSA) - TORINO, 31 OTT - Il Comune di Torino conferirà la cittadinanza onoraria allo scrittore Roberto Saviano. La mozione bipartisan che prevede l'assegnazione dell'onorificenza sarà messa ai voti lunedì prossimo. È stata sottoscritta da 32 consiglieri appartenenti a Pd, Prc, Pdci, Sinistra Democratica, Moderati, Forza Italia, An, Udc, Ps, Idv, Ambiente e Italia. Saviano non ha legami personali con il capoluogo piemontese. Nella mozione si legge che l'autore di Gomorra è «l'intellettuale che ha avuto il coraggio di descrivere una drammatica e insostenibile realtà che vede l'egemonia della camorra» sulla Campania. Intorno a lui, prosegue il testo del documento, «deve pertanto stringersi la coscienza democratica della società torinese e delle sue massime istituzioni». (ANSA). PL 31-OTT-08 17:02 NNN
FINE DISPACCIO

In un momento difficile per il nostro Paese e per le persone come Roberto anche i piccoli gesti simbolici aiutano a spezzare l'isolamento in cui molti vorrebbero relegare queste persone.

Non si può che essere fieri di un concittadino così e pensare idealmente che da Lunedì ancora più alta dovrà essere l'attenzione nel dover rappresentare insieme agli altri torinesi,anche Roberto Saviano.

sabato 11 ottobre 2008

L'amaca di Michele Serra




L´amaca

MICHELE SERRA


Chi è depresso per il tracollo della finanza mondiale può trovare preziosi istanti di svago seguendo le dichiarazioni di Berlusconi. Non che altre dichiarazioni di primi ministri, superbanchieri e altri capoccia del pianeta siano molto più utili o sensate. Ma quelle di Berlusconi, pure se totalmente insensate anche loro, hanno in più quella impudente spensieratezza che rende il nostro premier unico al mondo. Prima ha detto che nessuno rischia un solo euro, poi che la situazione è seria, poi che bisogna comperare azioni, il giorno dopo che si andrà alla chiusura dei mercati, subito dopo ha aggiunto che non è vero, domani dirà "fai un salto, fanne un altro", in un tourbillon quotidiano di consigli che del consiglio non hanno neanche la parvenza: sono piuttosto frasi riempitive, di quelle che si pronunciano in ascensore per ingannare il tempo. E come le pronuncia lui, sorridendo e ammiccando, non le pronuncia nessuno.
Il tutto, per giunta, pronunciato in una varietà di location davvero fantastica, che va dall´uscita di una discoteca a Palazzo Chigi, dal Bagaglino ai corridoi di un summit finanziario, dal finestrino di una macchina al ballo delle debuttanti (prossimamente). In fondo è democrazia anche questa: non avendo la minima idea, noi uomini della strada, su come uscire da questo pantano, è bello sapere che neanche il capo del Paese ne sa una mazza.

domenica 5 ottobre 2008

Famiglia Etica

Dal manifesto di oggi,
VOI SIETE QUI di Alessandro Robecchi


Sono veramente dispiaciuto di essermi perso il convegno sull’etica dell’impresa organizzato da Barbara Berlusconi, presente Veronica Berlusconi: a quell’ora stavo colpevolmente andando a lavorare. Ho letto cronache e resoconti con apprensione, perché temevo che sui giornali l’accostamento di due parole come “etica” e “Berlusconi” provocasse la combustione delle pagine e forse, un domani, la fine del mondo. Mi sono fatto forza: i leoni che tengono alle gazzelle un seminario sulla corretta alimentazione è sempre uno spettacolo interessante. Organizzatrice: Barbara Berlusconi, così giovane e priva di mezzi che dev’essere stato per lei un vero eroismo organizzare un convegno. Relatori: il professore dell’Università San Raffaele che discuterà la tesi proprio con la studentessa Barbara, un dipendente del gruppo di famiglia (vicepresidente della Mondatori, il presidente è la sorella di Barbara) e il titolare della cattedra Lehman Brothers di finanza aziendale della Bocconi (mette i brividi solo a dirlo). Seduto al tavolo della presidenza, il giovane La Russa, figlio del ministro della difesa, in platea un Ligresti Junior, figlio del padrone di mezza città. L’etica non lo so, ma il quadretto sudamericano non è per niente male. Al centro della scena e della curiosità mediatica, Barbara e Veronica Berlusconi, rapite ed estasiate dal vento filosofico che spirava dal palco. Due eleganti signore sedute su una montagna di miliardi fatti con un’etica che i tribunali non possono discutere grazie al lodo Alfano, o magari caduta in prescrizione. A un potere conquistato con l’etica giornalistica di certi titoli de Il Giornale o con i telegiornali di famiglia. A un disegno culturale tracciato a forma di tette con l’etica di Lucignolo e consimili eticissime porcate. La prestigiosa Università Bocconi ospita e benedice. Il Corriere della Sera fa da cinegiornale stile anni Trenta. E l’etica? Ah, sì: Barbara Berlusconi ha fatto sapere di essere contraria al falso in bilancio. Wow! Non so se riuscirò a sopravvivere a così tanta etica!