martedì 28 dicembre 2010

Marchionne trova l'America


Leggo contenuti dell'accordo truffa su Mirafiori e ringrazio quei sindacati che hanno fatto trovare l'America a Marchionne.
Chi si dichiara oggi a favore di questa intesa dovrebbe immaginare di vederne applicati gli effetti su se stesso, considerato che l'obiettivo finale sono le condizioni di tutti i lavoratori, non solo di quelli della Fiat.

Le trasformazioni più significative per i lavoratori, le grandi conquiste, sono nate dalle grandi imprese, non si può oggi non vedere l'abbattimento di un muro per la storia del movimento operaio e sindacale.
La questione investe i diritti fondamentali dell'uomo e i principi della costituzione Italiana, sbagliano i tanti che vorrebbero ridimensionarne la portata.

A quando risalgono le ultime assunzioni non precarie a Mirafiori? Correva l'anno 1988. Difficile credere che i motivi siano dovuti alle modifiche proposte da Marchionne alle organizzazioni sindacali. Un miliardo di investimento? A quanto ammontano gli importi degli incentivi statali negli ultimi 5 anni?

La retorica aziendale resiste se il pensiero unico dominante viene alimentato dai sindacati e dalla politica con parole altisonanti quali "miliardi e sviluppo" che sostituiscono quelle più scomode come "diritti e dignità del lavoro"

Vorrei chiedere a Marchionne quali vantaggi determinerà questa rivoluzione dal suo punto di vista. Maggiore produttività? Taglio delle inefficenze? O più semplicemente abbattimento delle minime difese sindacali e ricattabilitá del singolo lavoratore, firmatario di un suo contratto individuale?
Di pomigliano si diceva ieri quel che oggi vale per Mirafiori, " un accordo ad hoc" un caso particolare...oggi si scopre che l'eccezione diventerà l'unica regola certa.

Una sinistra che tentenni di fronte a un salto indietro di questa portata o che addirittura veda solo di buon occhio l'investimento di 1 miliardo sullo stabilimento di Mirafiori, non merita di definirsi sinistra.

Dei sindacati che non colgano la posta in gioco, la loro stessa funzione di difesa della dignità del lavoro e dei lavoratori, non servono più, artefici e registi della loro stessa fine

Alla Cgil chiedo, oltre ogni tatticismo, la battaglia della Fiom non interessa forse milioni di lavoratori e non solo i 5.500 dipendenti di quella porzione di stabilimento di Mirafiori?

Non è forse giunta l'ora di pronunciare la parola sciopero generale?
Io penso di si.