mercoledì 7 febbraio 2007

DELLE ALPI 2-LA VENDETTA

















A proposito degli Europei e del Nuovo delle Alpi

Dopo i tragici fatti degli ultimi giorni, una discussione come quella che vede impegnato il Comune di Torino, pare viziata dall’opportunità che una nazione come l’Italia possa ospitare un campionato europeo.
Sarebbe un atto di buonsenso e di umiltà rinunciare alla candidatura in attesa che il nostro calcio torni ad essere pulito e presentabile in Europa e nel Mondo.
Lo Stadio delle Alpi, se adeguato alle norme di sicurezza del Decreto Pisanu, potrebbe ospitare senza problemi gli Europei del 2012.
L’interesse preminente riguarda la parte commerciale e il Comune con l’atto che si appresta a votare agevola la Juventus in questo percorso.
Escludere oneri economici per la Città ci soddisfa solo in minima parte perché gli eventuali finanziamenti agevolati a tasso zero del Credito Sportivo proverrebbero comunque da risorse pubbliche dello Stato.
E’ opportuno aiutare la Juventus in questo modo o il calcio deve cominciare ad auto finanziarsi?La stessa Juventus che avrebbe dovuto in questi anni occuparsi della manutenzione ma che non ci risulta sia intervenuta in alcun modo.
La posizione del Governo espressa per voce della Ministra Meandri ci sembra chiara il "Non prevediamo trasferimenti di risorse pubbliche, investimenti per la realizzazione o la trasformazione di stadi necessari per gli Europei. Il governo non può erogare risorse a questo scopo".
Chi lo farà?Il credito sportivo non è un pozzo senza fondo e le richieste da parte di altre Città(i cui stadi in alcuni casi versano in condizioni pessime rispetto al Delle Alpi) sono note.
Si chiederà un intervento in corso d’opera agli enti locali?
Dobbiamo ripetere gli sprechi di Italia 90 per non dire delle Olimpiadi o abbiamo imparato qualcosa?
Mi dispiace,non con il nostro voto.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

SCANDALO DELLE ALPI - EUROPEI 2012

Il consiglio comunale di Torino, il 12 febbraio ha approvato la richiesta di almeno 120 milioni di euro che lo juventus Football Club SpA (una società per azioni a tutti gli effetti, non solo un semplice team di calcio) inoltrerà al Credito Sportivo. Hanno votato a favore tutte le forze politiche, tranne il consigliere della Lega, contrario, e i 4 consiglieri di Rifondazione, astenuti. Quei soldi serviranno per costruire il nuovo stadio della società e i centri commerciali adiacenti. Nell’epoca in cui le società calcistiche sono anche SpA, un mastodontico finanziamento pubblico allo 0,6% di interesse restituibile in 20 anni, altera non solo la competizione sportiva, ma anche il mercato azionario, configurandosi come "aiuto di stato" ad una azienda. In questa città, poi, la questione stadi assume toni da tragicommedia. Dopo aver ottenuto anni fa dal comune per 25 milioni (meno di un terzo del valore commerciale) il Delle Alpi e il terreno circostante, senza aver mai provveduto alla ristrutturazione a proprie spese, che era alla base dell’accordo, la juventus SpA in autunno ha dichiarato che avrebbe finalmente cominciato ad adeguare l’impianto secondo le norme UEFA e il decreto Pisanu, per un costo di 18 milioni, rendendolo disponibile per Euro 2012. Dopo pochi mesi, fiutando la possibilità di finanziamenti pubblici, si è passati dalla ristrutturazione allo stadio faraonico, comprensivo di centri commerciali. A metà gennaio il presidente bianconero, Cobolli Gigli, dichiarava di lavorare a un nuovo progetto da 90 milioni. Venti giorni dopo Il preventivo era lievitato ad almeno 120 milioni di euro, anticipati inconsapevolmente dai gentili contribuenti italiani. Naturalmente sulla base di qualche immagine di grafica elaborata al computer, nella più assoluta mancanza di progetti, business-plan, valutazione di impatto ambientale, previsioni di costi di qualsiasi tipo (anche se, per la verità, è trapelata dalle parole dello stesso Blanc la sinistra e reale ipotesi di potenziare la squadra grazie all'intera operazione, in stile di quanto è già accaduto in Spagna con il real Madrid). Con molti meno soldi sarebbe possibile e doveroso candidare per gli Europei un impianto di proprietà del comune come lo stadio Olimpico, ampliandolo e avvicinando gli spalti al terreno da gioco. È un impianto inaugurato da meno di un anno, pensato unicamente per le Olimpiadi, che evidenzia la miopia con cui è stato progettato e che a causa della scarsa capienza attuale rischia di essere abbandonato a breve anche dal Torino FC. In un paese come il nostro, in eterna difficoltà con servizi e denaro pubblico, è vergognoso versare una cifra simile nelle casse di una privata SpA. Il sindaco Chiamparino, insieme alle altre geniali menti dell’operazione, gli assessori Montabone (sport) e Viano (urbanistica), ripete che l’opera è necessaria per avere gli Europei a Torino e spiega che dalle casse comunali non uscirà un euro. Da giorni si sente ripetere "Il progetto juventus è piovuto dall'alto e noi dobbiamo accettarlo così come è". Anche se l'opera sarà finanziata pressochè al 100% da un ente pubblico, configurandosi come aiuto di stato bello e buono (il fruitore dell'opera sarà unicamente la juventus SPA). Sono argomenti penosi: con un piccolo ed economico ampliamento ad almeno 30.000 posti, lo stadio Olimpico, impianto pubblico, può ospitare gli Europei. I 40.000 posti sono infatti necessari solo dai quarti di finale in su e permetterebbero alla città di ottenere tre partite anziché due. Si anticipano quindi almeno 120 milioni di denaro pubblico per un solo incontro. Il Credito Sportivo fornisce finanziamenti pubblici, se non comunali statali, ma pur sempre soldi nostri. Se anche si decidesse, per ragioni difficilmente accettabili, di candidare il Delle Alpi invece dell’Olimpico, sarebbe comunque inconcepibile sostenere un finanziamento superiore ai 18 milioni effettivamente necessari per poter giocare i quarti di finale a Torino. Lo Stato deve provvedere alla necessità, non al lusso. Non si capisce inoltre cosa c’entrino le attività commerciali con il Credito Sportivo e quindi perché questo dovrebbe finanziarne la costruzione. Se un privato cittadino decide di intraprendere un’attività commerciale, sopporta sulle sue spalle i costi dell’iniziativa. Se lo fa la juventus SpA, le sue spese sono finanziate a tasso zero con i nostri soldi. È uno scandalo alla luce del sole che spreca un’ingente quantità di denaro dei contribuenti. Per quanto tempo dovremo ancora tollerare un simile sperpero di denaro pubblico? In un paese che ha bisogno di ospedali, scuole, strade ed infrastrutture, noi cittadini siamo stufi di continuare a finanziare consapevolmente ed inconsapevolmente un simile cattivo impiego di risorse dello stato. Spero vivamente che gli Europei del 2012 non vengano disputati in Italia, per scongiurare un'altra Italia '90.

Anonimo ha detto...

Ma la juve paga le rate dello stadio?

Delibera del 17 Febbraio 2003
7) a titolo di corrispettivo per la costituzione e il trasferimento del diritto di superficie, la giu***tus F.C. S.p.A. corrisponderà alla Città la somma complessiva di Euro 25.000.000,00, con le seguenti modalità:
a) quanto ad Euro 1.000.000,00, alla sottoscrizione del presente contratto;
b) quanto ad Euro 6.000.000,00, al conseguimento dei permessi edilizi anche in forma di DIA, le cui istanze la giu***tus F.C. S.p.A. si impegna ad inoltrare – anche contestualmente al PEC – entro il 30 giugno 2003 ovvero entro i cinque mesi – escluso il mese di Agosto – successivi alla data di sottoscrizione del presente contratto se successiva al 31 gennaio 2003. Allo spirare del termine come sopra individuato, in assenza delle istanze, la giu***tus F.C. S.p.A. verserà comunque quanto sopra (Euro 6.000.000,00);
c) quanto ad Euro 18.000.000,00 verranno corrisposti in 9 rate annuali dell’importo di Euro 2.000.000,00 ciascuna, con le seguenti modalità:
- la prima rata verrà corrisposta dodici mesi dopo la data di pagamento di cui al precedente punto a);
- le successive otto rate alla scadenza annuale, con riferimento alla data di pagamento della prima rata.

Quindi avrebbe dovuto pagare 7.000.000 + le rate d3l 2004, 2005 e 2006.

Massimo